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Ruth & Alex - Recensione

30/06/2015 | Recensioni |
Ruth & Alex - Recensione

Insolita coppia cinematografia estiva, Diane Keaton e Morgan Freeman si prestano ad interpretare i “non più giovani” protagonisti della divertente, a tratti commuovente, ma forse un po' scialba, pellicola di Richard Loncraine, adattamento per il cinema dell'apprezzato romanzo Heroic Measures di Jill Ciment.

Ruth (Diane Keaton) è un'insegnante in pensione, Alex (Morgan Freeman), suo marito, è un pittore, che ha goduto di un discreto successo. Sono innamorati come il primo giorno, di quarant'anni prima, quando varcarono la soglia del loro appartamentino di Brooklyn, ma ora che la zona è diventata di moda e la casa vale una fortuna, i due stanno pensando di venderla e ricominciare altrove. Affidano perciò la pratica alla nipote Lily (Cynthia Nixon), un'agente immobiliare ed osservano i bizzarri possibili acquirenti che si inseriscono nella loro routine.

Non è un tema nuovo quello della vecchiaia e l’affrontarla al cinema con allegria e scherzandoci sopra, l’esempio più recente è Le Week-End (2014) di Roger Michell, che aveva portato in scena una coppia attempata, sullo sfondo della città delle luci, Parigi; ad accompagnare le vicende di Ruth e Alex invece, è New York, in particolare Brooklyn.

Attraverso un susseguirsi di flashback, lo spettatore assiste alle varie fasi d’amore e di vita della coppia in quel nido d’amore. I ricordi si sa, sono il sale della terza età, ma Ruth e Alex è come se non si sentissero vecchi, pensano al futuro, al cambiamento e sono alla ricerca del nuovo. L’intera narrazione del film infatti, ruota intorno a questo.

Il dilemma dell’anziana coppia è semplicemente quello di prendere l’ennesima decisione esistenziale: lasciare o no l’abitazione creata con tanto amore, nella quale hanno vissuto più della metà della loro vita. L’iter burocratico che accompagna la vendita dell’appartamento e l'eventuale nuovo acquisto, è il momento in cui il film dimostra tutte la sua comicità, con situazioni imbarazzanti ed imprevisti, che stuzzicano il pubblico.

A piacere meno è il caos creato dai diversi futuri acquirenti della casa, le loro seppur comiche vicissitudini che si intersecano con la vita quotidiana dei protagonisti, finiscono per complicare la trama, senza però essere funzionali. Ciò che manca è infatti un po’ di tensione, anche emotiva, che non avrebbe guastato la fin troppo edulcorata pellicola.

Morgan Freeman e Diane Keaton sono perfettamente nella parte, la Keaton sembra non aver mai abbandonato il set di Misterioso omicidio a Manhattan (1993) o Io e Annie (1977) ancora completamente immersa nel mondo alleniano, ciò che manca al film però, è un po’ di sorpresa, di scossa, che sicuramente avrebbe dato qualcosa in più al film.

Alice Bianco

 


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